Torna oggi l’appuntamento con i libri novità in uscita nel mercato anglosassone. Viviana Giorgi ci presenta altri tre interessanti titoli.
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Il mio giro tra le novità Usa si apre oggi con un debutto sofferto: dopo sette anni in cerca di editore (quasi una maledizione biblica), Shooters & Chasers di Lenny Kleinfeld sembra ora destinato a diventare il caso dell’anno. Tutti ne parlano bene, critici, lettori, librai. Meglio tardi che mai, perché il suo autore, un giornalista che dalla fredda Chicago emigra a metà anni 80 nella calda L.A. per scrivere sceneggiature, i 60 deve averli superati da un pezzo. Uscito a fine gennaio, Shooters and Chasers è stato ben recensito non solo per il suo contenuto poliziesco (è un classico police procedural), ma perché è pure entertainment, puro divertimento. Comico addirittura, a tratti. Inizia con il classico morto, un architetto di Chicago, e con il classico colpevole-capro espiatorio su cui punta il classico procuratore in cerca di fama politica. Per fortuna, ci sono anche due classici cops, Mark e Doonie, che non se la bevono. Spesso raccontata da diverse angolazioni (non a caso Kleinfeld è uno sceneggiatore), la storia inizia a Chicago e finisce nel Sud della California. Come il suo autore.
Ace Atkins, anche lui ex reporter, è già al suo settimo romanzo e mi risulta essere da noi ancora incomprensibilmente inedito. Forse perché i suoi romanzi prendono il via da fatti di cronaca ormai sprofondati in un passato troppo americano per essere esportato. Anche Devil’s garden, appena pubblicato, ci porta indietro in un 1921 in bianco e nero, quando bere era proibito e il cinema era muto. In quell’anno la star di Hollywood Roscoe Fatty Arbuckle, il grassone delle comiche finali noto per avere il vizio delle tredicenni, viene accusato di aver ucciso una ragazzina durante un party a base di sesso e alcool. Fatty esce pulito dal processo, ma non dal verdetto colpevolista dell’ opinione pubblica condizionata dai giornali di William Hearst. Atkins rivisita l’ episodio – ancora oggi tra i più sconvolgenti e irrisolti processi mediatici di ogni tempo – attraverso le figure di Arbuckle, Hearst e di un giovane Dashell Hammett. Che a quei tempi ancora si chiamava Sam (come il suo futuro alter ego Spade) ed era uno dei PI della Pinkerton che lavoravano per la difesa di Fatty Arbuckle.
Parlando di Hammett, la segnalazione di Spade & Archer di Joe Gores, è d’ obbligo. Si tratta del prequel in puro stile hard boilled di The Maltese Falcon. E ancora una volta, siamo negli USA in bianco e nero dei roaring twenties.
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