Torna in libreria Gigi Paoli con il professor Montecchi, il docente di Neuroscienze forensi e soprattutto membro del CICAP, l’ente che controlla le affermazioni sul paranormale e smaschera i bugiardi.
Nell’opera precedente in cui lo avevamo conosciuto, “La voce del buio”, Montecchi indagava su un mistero fitto, dall’aria gotica, e dalla trama di questo nuovo romanzo scopriamo che, ancora una volta, c’è qualcosa di strano, stranissimo, magari soprannaturale, di certo di difficile spiegazione.
La curiosità ci spinge a immergerci nella trama e di sicuro non veniamo delusi.
Paoli ha la capacità di rendere i suoi personaggi conoscibili, amici che bucano le pagine e piacciono per le loro caratteristiche personali, il carattere, l’indole, la storia. Montecchi poi, con il lutto ancora molto forte per la moglie, la sua vita in qualche modo volutamente solitaria e riservata, il lavoro parallelo all’insegnamento con il CICAP, genera un misto di vicinanza empatica e voglia di sapere di più. Mentre leggiamo nascono spontanee delle domande, il desiderio di scavare, di mettere in luce ogni angolo delle sue vicende, anche quelli che rimangono un po’ in ombra. Ebbene, in “Oltre”, ci vengono serviti dei bocconi stuzzicanti per sfamare la voglia di risposte.
Altre figure sfaccettate e complesse, attraenti e carismatiche, compongono una trama dinamica, capace anche di cambiare volto. Sì, perché Paoli, in cui avevo riscontrato un certo classicismo nel suo modo di scrivere e creare storie gialle, qui diventa nuovo, moderno e anche di più, innovativo e futuristico, entrando nella dimensione delle tecnologie più avanzate e riservate, regalandoci un thriller che corteggia la fantascienza. Fantascienza perché, forse, le tecnologie narrate non ci sono ancora, ma è possibile si tratti solo di una questione di tempo, ed è proprio questo aspetto puramente tempistico, un quando e non un se, che a un certo punto rende il libro spaventoso e non solo.
Quando si va a toccare la tecnologia, la scienza, si corre il rischio di essere freddi, distaccati. In “Oltre” non succede. C’è profondità non scontata, calore dato dalle emozioni suscitate dalle sorprese che vengono servite nei capitoli. Impossibile per il lettore rimanere distaccato, semplice spettatore. Entriamo dentro la storia, andando oltre il puro caso delittuoso, oltre gli omicidi impossibili, oltre le indagini su delle morti del passato. Vedete quante volte ho ripetuto la parola oltre? Da qui si capisce quanto il titolo sia azzeccato, perfetto. Di oltre si parla e tanto, è il fondamento della trama e la spinta che porta a chiedere: e noi? Come ci saremmo comportati noi? Che potremmo fare con una cosa simile a portata di mano?
“Oltre” è un thriller che sfonda tante porte: scienza e religione, politica e industria, nuovi progetti, fisica, gente comune, gente straordinaria, gente dimenticata. Coinvolgente perché parla la lingua di tutti, mettendoci davanti a scelte che ci toccano di pancia, nell’intimo delle nostre speranze e delle nostre paure.
Inutile continuare a scriverne, c’è solo un cosa da fare: leggerlo.
Pronti ad andare “Oltre”?
Recensione di Tatiana Vanini.
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Articolo protocollato da Tatiana Vanini
Biologa per studi e mamma a tempo pieno, sono una lettrice compulsiva da quando, a otto anni, ho scoperto i romanzi gialli. La mia passione è nata con “Poirot e i Quattro” di Agatha Christie e non si è ancora spenta. Leggo gialli e thriller, sì, ma sono autrice di romanzi fantasy umoristici come La saga di Etreia, con i due volumi di “Veni, vidi... Etreia!”, la raccolta di racconti “Schegge di ordinaria allegria” (auto pubblicati) e poi nel 2023 è uscito per Edizioni Convalle “Scacco di torre per l'ispettore Ovvius” dove sono finalmente approdata al giallo anche nella scrittura. Gioco a D&D, scrivo recensioni e colleziono puffi. Adoro il Natale alla follia e quindi, i romanzi che prediligo sono proprio i mistery classici all'inglese ambientati nelle feste. Non c'è nulla come una bella riunione di famiglia per scatenare l'istinto omicida!Tatiana Vanini ha scritto 21 articoli: visita la sua pagina.
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