Alex Pine è lo pseudonimo dell’autore di bestseller noto nel Regno Unito anche come Jaime Raven e JP Carter. Cresciuto in un quartiere popolare nel sud di Londra, ha intrapreso la carriera di giornalista occupandosi soprattutto di cronaca nera. Attualmente, vive tra l’Hampshire e la Spagna.

Il suo romanzo d’esordio è Il killer di Natale (Newton Compton, 2021), con cui hanno inizio le indagini dell’ispettore James Walker. Ora, attenti lettori del Thriller Café, recensisco per voi il sequel: Omicidio di Natale (novembre 2022).

È la vigilia di Natale. Robert Bateman, dopo aver fatto un giro nei bar per bere, fa ritorno nella sua fattoria situata nei pressi di Kirkby Abbey. Mentre si sta avvicinando, rimane sconvolto dalla vista di numerose impronte sulla neve fresca, che si dirigono nel suo seminterrato da tempo in disuso.

Di chi possono essere? Certo non di sua moglie, perché la donna si è sempre rifiutata di recarsi in quel locale in quanto convinta sia infestato da strane presenze.

Alcuni giorni dopo, viene rinvenuto il suo cadavere, insieme a quelli della moglie Mary e della figlia ventiquattrenne, Charlotte.

Toccherà all’ispettore James Walker, insieme alla sua squadra, far luce su questo caso che si presenterà, fin dall’inizio, piuttosto complicato. L’uomo, da poco trasferitosi in zona per sfuggire a un pericoloso assassino che lo perseguita da anni, è amareggiato dal dover affrontare delle indagini per omicidio nuovamente in periodo natalizio, ma almeno è allietato dalla bellezza del paesaggio.

«Come sempre, l’aspra bellezza del paesaggio gli ritemprò lo spirito. La Cumbria non smetteva mai di incantarlo con la sua bellezza spettacolare. Le colline innevate, i laghi ghiacciati, le cime dei monti sferzate dal vento e i caratteristici muretti in pietra.»

La scena del crimine che si troverà di fronte non rivelerà indizi particolari (tranne le impronte di un piede maschile numero 43), non ci sono testimoni ma soprattutto è troppo simile a quella avvenuta 24 anni prima in quella stessa fattoria. Anche i proprietari di allora erano stati trovati morti e il caso era stato archiviato come probabile omicidio/suicidio. Unica anomalia: la loro figlioletta Megan di poche settimane che è sparita e mai più ritrovata.

Quale legame c’è tra questi due pluriomicidi? Che fine ha fatto la piccola Megan?

Il nuovo thriller di Alex Pine, Omicidio di Natale, è la seconda indagine che vede come protagonisti l’ispettore Walker e la sua squadra della questura della Cumbria, con sede a Kendal. L’ambientazione è la stessa del precedente e anche stavolta la neve la fa da padrona.

Interessante il personaggio dell’ispettore che, a differenza di molti suoi colleghi usciti dalla penna di altri scrittori, è un uomo piuttosto normale. È acuto e riflessivo, ma soprattutto è in grado di fare squadra e di ascoltare ed eventualmente appoggiare le idee altrui. Ha anche, ‘udite udite’, una famiglia normale: una moglie che ama e un bimbo in arrivo. Il suo unico motivo di preoccupazione è Andrew Sullivan, un pericoloso criminale fuggito di prigione e latitante, che gli ha giurato vendetta e lo ha costretto a trasferirsi da Londra in questa località nel nord ovest dell’Inghilterra.

La trama è ben congegnata e si svolge a ‘macchia d’olio’ perché le indagini che dapprima sono concentrate intorno a Kirkby Abbey vanno, via via, allargando i loro confini.

Numerosi sono i capitoli che si svolgono nel passato più o meno recente perché, come spesso succede, per capire l’oggi occorre quasi sempre indagare più approfonditamente il passato dove spesso ha origine il male.

La scrittura è semplice, lineare e quasi colloquiale. Nonostante i numerosi colpi di scena che si susseguono a raffica facendo alzare l’asticella della suspense, il ritmo della narrazione non è così incalzante come ci si aspetterebbe. Prende, in realtà, velocità solo dalla metà in avanti. Questo, però, non disturba, ma fa ‘gustare’ meglio non solo la narrazione verticale ma anche quella orizzontale.

Al termine di Omicidio di Natale e dopo i ringraziamenti, Alex Pine inserisce un cadeaux, il capitolo bonus, dove si intuirà che un sequel è alle porte. Forse nuovamente a Natale?

Consiglio la lettura di questo poliziesco anche perché, per certi versi, strizza l’occhio al paranormale.

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Omicidio di Natale
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Autore: Alex Pine , Andrea Russo

Articolo protocollato da Luisa Ferrero

Mi chiamo Luisa Ferrero, sono nata a Torino e vivo a Torino. Dopo una laurea in Materie Letterarie ho ricoperto il ruolo, per tre anni, di assistente ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino e ho poi, successivamente, insegnato nella scuola per oltre trent’anni. Divoro libri di ogni genere anche se ho una predilezione per i gialli, i thriller e i noir. Le altre mie passioni sono: il cinema, il teatro, il mare, la mia gatta e la compagnia degli amici... Di recente mi sono approcciata anche alla scrittura partecipando a numerosi corsi di scrittura creativa. Il mio racconto giallo "Un, due, tre… stella!" è stato inserito nell’antologia crime "Dieci piccoli colpi di lama" - Morellini Editore (luglio 2022) e il mio romanzo d’esordio "Cicatrici", finalista alla quinta edizione del concorso "1 giallo x 1000", è stato pubblicato il 31 marzo 2023 da 0111 Edizioni. Ah, dimenticavo... dal 2016 sono non vedente ma questo, in realtà, non è un problema in quanto per dirla come Antoine de Saint-Exupéry "l’essenziale è invisibile agli occhi".

Luisa Ferrero ha scritto 121 articoli: