Ovunque tu sia - Harlan Coben

Oggi su Thriller Café torna un maestro del thriller: Harlan Coben, con il suo nuovo romanzo “Ovunque tu sia“, edito da Longanesi con traduzione di Luca Bernardi.

Partiamo a raccontarvelo dalla trama.

Nella notte che avrebbe dovuto essere come tutte le altre, David si sveglia di soprassalto, trovando suo figlio Matthew assassinato. La polizia e la sua stessa famiglia lo considerano il colpevole e David non ha prove per dimostrare la propria innocenza. Il processo va male, viene condannato all’ergastolo.

Cinque anni dopo, durante una visita inaspettata, la cognata gli mostra una foto recente di un parco, dove sullo sfondo appare un bambino. David, sicuro che quel bambino sia Matthew, evade dal carcere per scoprire la verità su quella notte terribile.

Braccato dagli agenti dell’FBI, riuscirà a provare la sua innocenza e riabbracciare il suo bambino?

Il nuovo romanzo di Harlan Coben è un thriller puro che affronta un tema molto delicato: la scomparsa di un figlio e la ricerca spasmodica dello stesso. Immaginate solo per un attimo di ritrovarvi costretti in un Istituto penitenziario, accusati ingiustamente di aver ucciso vostro figlio. Un giorno venite a scoprire che forse, il piccolo, è ancora vivo. Che cosa fareste? Non fareste di tutto per evadere e cercarlo? Riconquistando anche la vostra libertà?

Oltre a trattare un tema molto importante come la morte di qualcuno che amiamo, Harlan Coben ci mette di fronte allo spirito di sopravvivenza dell’essere umano, alla sua capacità di non arrendersi, di cercare, di scoprire la verità per riconquistare ciò che abbiamo di più prezioso: la libertà.

E poi, c’è il lutto. La perdita di un figlio rappresenta una delle paure più grandi per un genitore e Coben non fa altro che rimarcarlo, riuscendo ad entrare in empatia con il lettore. Questo argomento rappresenta il punto di forza del libro. La capacità di rappresentare e raccontare un tema così importante è la chiave per rendere la lettura realistica, vicina a noi.

“La sola cosa più straziante del ricordo di Matthew era la possibilità di dimenticarlo.”

Quando si parla di un tema che sa toccare l’essere umano in maniera così profonda, bisogna anche essere in grado di affrontarlo, di delinearlo con delicatezza e sapienza, senza mai sfociare troppo nel melodrammatico. In un passo particolare, Harlan Coben ci pone davanti proprio a questa cruda verità:

“Non avrebbe mai dimenticato il suo bambino meraviglioso. Mai. Qualunque cosa fosse successa. Nemmeno per un secondo. L’aveva capito ormai. Un trauma del genere non lo superi… impari a conviverci. Per quanto dolore ti causi. Non lotti.”

I personaggi delineati dall’autore sono anch’essi realistici, quasi umani. Si muovono con intelligenza, compiendo determinate azioni solo se spinti da reali motivazioni. Saper costruire dei protagonisti razionali, soprattutto in un thriller, non è semplice. Spesso ci si concentra solo sull’indagine, sull’azione e sull’epilogo sfociando anche in situazioni surreali. Quindi, altro punto di forza, sono proprio loro.

Per quanto riguarda lo stile narrativo, si può affermare come esso sia profondamente magnetico. Il lettore vivrà un mix di emozioni capace di far crescere quella giusta curiosità in grado di mantenere alta l’attenzione. La voglia di scoprire la verità è tanta e l’epilogo lascerà tutti a bocca aperta. I colpi di scena sono ben calibrati, mai scontati, studiati e inseriti nei punti salienti della storia.

Insomma, stiamo parlando di un bel thriller che riuscirà ad entrare sicuramente nei cuori degli amanti (e non) del genere. Una storia che racconta l’amore di un genitore verso il proprio figlio, non tanto lontana da alcuni (veri) casi di cronaca. Vi consiglio di leggerlo se avete voglia di addentrarvi in un’avventura al cardiopalma che non vi lascerà respiro.

Recensione di Sharon Lattanzi.

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Ovunque tu sia
  • Coben, Harlan (Autore)

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