Per mia colpa - Piergiorgio Pulixi

Ci sono dei momenti che sembrano capitare apposta per cambiarti la vita: la confessione che la vicecommissaria Giulia Riva raccoglie in un giorno di lavoro qualunque le fa capire che è il momento di cambiare vita, lasciarsi alle spalle una relazione che si trascina stancamente senza alcuna possibilità di svolta e forse lasciare anche la Sardegna, ricominciare da capo in un’altra regione.

Però c’è anche Elisa, che a nove anni si presenta in commissariato e le chiede di trovare la mamma scomparsa da un anno, un caso ormai praticamente archiviato senza nessuna vera traccia:  del resto  Virginia Piras era un po’ così, una donna normale, al limite dell’insignificante, che passava il suo tempo tra la famiglia e il lavoro di traduttrice. Tutti sembrano pensare che Virginia sia stata uccisa, ma chi poteva voler male a una donna come lei? E come può Giulia dire di no a una ragazzina? E poi c’è Flavio Caruso, amico e mentore, che aveva in carico l’indagine ma che ha perso la rotta della sua vita, e potrebbe aver commesso errori determinanti.

Così Giulia Riva si fa assegnare il caso, l’ultimo prima della partenza, non immaginando che ricostruire la vita di Virginia sarà anche un modo per interrogarsi sulle proprie scelte.

Diciamolo subito: Per mia colpa è un gran bel romanzo, uno di quelli che ti da soddisfazione leggere, di quelli che ti fanno andare avanti anche se è tardi la sera e la sveglia suonerà presto la mattina dopo. E lo è soprattutto perché è romanzo che parla di persone normali, perbene e riconoscibili, così come sono riconoscibili i sentimenti e le azioni che li animano e per questo vogliamo saperne di più, saperne di più delle loro vite e di cosa succederà anche dopo che il romanzo è finito. Persone che spesso devono nascondere sé stessi dietro una maschera socialmente accettabile, a volte difficile da mantenere.

Per mia colpa è un romanzo prevalentemente al femminile, e un plauso sincero va a Piergiorgio Pulixi per aver saputo scrivere un romanzo di donne e sulle donne schivando stereotipi e banalità, e raccontando anche la fatica di essere donna in una nazione ancora patriarcale. Giulia Riva è così brava nel ricostruire la storia di Virginia Piras – e risolvere il caso con un finale capace di sorprendere – perché riconosce come sue alcune fragilità della vittima, ne comprende il senso di solitudine e l desiderio di un qualcosa di altro, di diverso, e i sensi di colpa che da questo ne derivano.

Quando l’amore entra in gioco – quello travolgente, esplosivo, passionale – con le sue conseguenze, non è tanto l’amore in sé a colpire quanto il senso di libertà e identità che ne deriva. E se anche l’amore, come spesso succede, non dura, la consapevolezza di sé rimane.

La cifra stilistica scelta da Pulixi è  quella di un bel giallo lieve che sa di mare e di provincia, la lettura è facile e piacevole ma non per questo superficiale. Giulia Riva e Flavio Caruso sono due ottimi personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, e speriamo di ritrovarli in un prossimo futuro. Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari trentotto anni fa. Vive e lavora a Milano. È tra i finalisti del Grand Prix de Littérature Policière 2021, uno dei più importanti premi per la letteratura poliziesca a livello mondiale. Per mia colpa è il primo della serie dedicata a Giulia Riva e Flavio Caruso; tra gli altri titoli dell’autore: Lo stupore della Notte e L’isola delle anime.

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Per mia colpa
  • Editore: Mondadori
  • Autore: Piergiorgio Pulixi

Articolo protocollato da Marina Belli

Lettrice accanita, appassionata di rugby e musica, preferisco – salvo rare eccezioni – la compagnia degli animali a quella degli umani. Consumatrice di serie TV crime e Sci Fy, scrittrice fallita di romanzi rosa per eccesso di cinismo e omicidi. Cittadina per necessità, aspiro a una vita semplice in montagna o nelle Highland scozzesi (a condizione che ci sia una buona connessione).

Marina Belli ha scritto 146 articoli: