Con I piccoli fuochi la casa editrice Sellerio continua la sua opera di pubblicazione dei gialli bellici creati da Ben Pastor, una scrittrice italiana naturalizzata statunitense dalla produzione tanto prolifica quanto differenziata ed eterogenea, sebbene il suo principale interesse rimanga la commistione fra giallo e storia.
Apparso in lingua originale in questo anno con il titolo di The Little Fires, il romanzo arriva in Italia con la traduzione di Luigi Sanvito.
Nata a Roma nel 1950, Maria Verbena Volpi, dopo una laurea in Lettere con indirizzo archeologico, si è trasferita negli Stati Uniti dove, in seguito a una intensa e rapida gavetta, è diventata docente di Scienze Sociali presso alcune università americane.
A questa attività Ben Pastor affianca una impressionante produzione sia a livello saggistico che narrativo, con interessi che spaziano dall’etnomusicologia allo studio dell’emigrazione italiana in USA, dal femminismo in letteratura all’archeologia greca e romana e altri temi ancora.
A suo agio sia con la forma-racconto che con il romanzo, è principalmente nota per i suoi gialli storici e anche in questo campo i temi scelti sono eterogenei, in quanto si passa dalla serie di Karel Heida e Solomon Meisl, ambientati durante la Prima Guerra Mondiale, a quella dedicata alla figura di Elio Sparziano, scrittore, soldato e uomo di corte che si trova spesso a indagare su crimini accaduti nell’Impero Romano all’inizio del IV secolo d.C.
Ma il suo ciclo più longevo e prolifico è quello di cui fa parte I piccoli fuochi e che ha come protagonista Martin Bora, capitano dell’esercito tedesco che si occupa spesso di controspionaggio militare. I romanzi, che sono quasi sempre ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, godono dell’ottima caratterizzazione psicologica del protagonista, costantemente alle prese con l’impossibile tentativo di conciliare il giuramento di fedeltà alla Germania e le orribili atrocità del regime nazista.
Con I piccoli fuochi questa serie, iniziata nel 1999, arriva al suo undicesimo titolo di cui cercheremo ora di scoprire alcuni elementi della trama.
Martin Bora si ritrova nei luoghi tanto amati in gioventù e li trova ora irrimediabilmente cambiati dall’occupazione nazista. Si trova a Parigi durante l’autunno del 1940 ed è stato inviato per indagare sui recenti comportamenti di Ernst Jünger, scrittore di enorme fama in Germania, amante del concetto della guerra e in rapporti con Hitler. Ma la sua missione è presto interrotta da un caso più urgente: la ricca moglie bretone di un commodoro della Marina del Terzo Reich è stata assassinata in circostanze misteriose.
E proprio a Finistère, Martin incontra nuovamente Jünger e l’indagine sull’omicidio è resa complicata dall’indipendentismo bretone, influenzato da una cultura ricca di strani riti, tradizioni celtiche e case infestate. Con l’accumularsi di altri omicidi Martin Bora, distratto anche dalla presenza dello scrittore e di un ambiguo prete spretato bretone, comincerà ad avvicinarsi a una soluzione inaspettata…
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- Pastor, Ben (Autore)