Piovono morti di Patrick ManchetteUna suggestiva copertina campeggia su Piovono morti di Patrick Manchette, ultimamente riproposto da Einaudi nella collana Stile Libero – Noir con la traduzione di L. Bernardi. È un’ottima occasione per colmare eventuali buchi in libreria o, nel caso non si conosca ancora questo autore, di scoprire un tassello fondamentale del noir europeo e mondiale.

Seconda e ultima avventura di Eugene Tarpon, poliziotto riciclatosi in investigatore privato, Piovono morti è il tributo dell’autore francese alla detective story classica con toni hard boiled.
Patrick Manchette non nasconde gli omaggi e struttura la trama attraverso una serie di clichè e topos quali i rapporti problematici con le forze dell’ordine, inseguimenti e catture, donne innamorate e donne in pericolo, fino alla condotta del protagonista, capace di sfruttare metodi che sembrano poco etici ma che vengono comunque impiegati con fini morali.

Ritroviamo Eugene Tarpon dopo i fatti narrati in Un mucchio di cadaveri: l’ex poliziotto è sempre alle prese con vari problemi finanziari e la sua attività da investigatore privato non riesce a decollare. Al momento ha solo un caso di cui occuparsi, la sorveglianza dei dipendenti di una farmacia, sospettati di rubare denaro dalla cassa.

Ecco quindi che la richiesta di una madre, disperata per la scomparsa della figlia, lo trova disponibile e pronto a mettersi sulle tracce della giovane, pensando di trovarsi di fronte a un’indagine relativamente semplice.
Ma nulla è mai facile per Eugene Tarpon, che si troverà ben presto immerso in una vicenda complicatissima, che coinvolge il passato della Seconda Guerra Mondiale e il presente della politica.

Fra reduci della guerra di Spagna, poliziotti corrotti, nazisti bretoni, sequestri di persona e moderni santoni Tarpon si troverà sempre più coinvolto nella ragnatela di un caso nel quale i morti si accumulano uno via l’altro.

Patrick Manchette è uno dei principali responsabili del grande cambiamento vissuto dalla narrativa noir francese durante gli anni Settanta, ed è proprio fra il 1971 e il 1981 che appaiono i suoi dieci romanzi ormai considerati grandi classici del genere.
Insieme a Jean-Claude Izzo ha contribuito a trasformare Marsiglia in una delle città più importanti per il noir europeo.

Piovono morti è un romanzo scritto con stile molto secco, asciutto ed essenziale: viene narrato in prima persona da Tarpon senza riportarne i pensieri, ed è un concentrato di azione nel quale però riescono comunque a spuntare alcuni cenni sulla politica, senza mai risultare ingombranti o artificiali.
Nato a Marsiglia il 19 dicembre 1942, Jean-Patrick Manchette è stato anche critico letterario, traduttore, sceneggiatore e jazzista, è morto a Parigi il 3 giugno 1995.

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Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 242 articoli: