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Cari amici del Thriller Café, vi presentiamo oggi “Presto sarà notte“, l’ultimo thriller dello scrittore Fulvio Barluzzi.
Michele manca da Venezia da trent’anni. Non avrebbe intenzione di tornarci, ma ha appena ricevuto un incarico inatteso: uccidere la donna che, fra l’altro, ha indirettamente causato il suo allontanamento dalla città. Questa donna ha, infatti, ucciso Sara, la moglie del suo amico Alvise nonché suo amore segreto. È proprio Alvise a contattare Michele perché svolga questo incarico singolare e l’uomo – un cinquantenne con tanti fallimenti sulle spalle – si convince ad accettare, un po’ per i soldi della ricompensa, un po’ per vendicare Sara. La città però è molto diversa da come la ricordava: nel luogo dove ha trascorso la sua giovinezza, ora sommerso dalle acque per via dei problemi legati al cambiamento climatico, Michele ora non trova più i residenti, né gli onnipresenti turisti cui era abituato. Venezia è in mano a pericolose gang e vi prospera solo il malaffare: prostituzione, droga, estorsione e malavita imperversano incontrastate. L’unico che sembra rimasto uguale, nonostante il turbamento per quanto accaduto a Sara, è proprio Alvise, l’amico logorroico pronto ad accoglierlo. Tutto il resto, in città, è inquietante, compreso l’albergo dove Michele soggiornerà… pazienza, si dice, tanto ci resterà per poco, giusto il tempo di svolgere ciò per cui è venuto… Eppure la curiosità e forse il fato lo condurranno su strade diverse da quelle prefissate. Il pericolo, però, è dietro l’angolo… Michele lo sa… Correrà il rischio?
L’autore, Fulvio Barluzzi, è nato nel 1953 a Treviso e vive a Venezia. Laureato in scienze politiche, è stato giornalista pubblicista per il quotidiano “Il gazzettino” di Venezia. Ad oggi è titolare di uno studio immobiliare a Mestre.
Gli ultimi romanzi pubblicati sono stati “L’isola di Giulio” e “Così muoiono i sogni”, tutti editi da Youcanprint.
Per darvi un’idea del romanzo, ve ne lasciamo qui un estratto.
“Se vuoi un consiglio vattene prima possibile. Saluta il tuo amico e poi prepara i bagagli e taglia la corda.”
“Cosa ha questa città che non va?”
“E non lo vedi? Già, tu sei appena arrivato e con questa pioggia non ti sarai nemmeno reso conto dello stato in cui ci troviamo. Palazzi vuoti, case abbandonate e attività che se non hanno chiuso lo stanno per fare.”
“Però c’è qualcuno che pensa di combinare affari se si dedica al pizzo e ha organizzato una gang.”
“Ce ne sono due di gang, se è per questo, in città. Quella di Lo Munno e quella del Maltese. Pensavo tu appartenessi a quest’ultima. Sono arrivate quando Venezia è affondata nell’acqua e i turisti non sono più venuti. Qui, in terraferma, prima di allora avevano approfittato del boom turistico per spartirsi la grande torta. Venezia era satura e allora hanno cominciato a costruire. Non si fermavano più. Alloggi per tutte le tasche: hotels, bed and breakfast, affittacamere, appartamenti. Di tutto, pur di guadagnare. Poi quella specie di diga che avevano costruito ha ceduto e le continue alluvioni hanno portato il livello minimo delle acque nel centro storico oltre i tre metri. Per sempre. I turisti sono spariti. I residenti già da tempo erano stati di fatto espropriati. È rimasto quello che avevano creato: una città artificiale, fasulla, vittima della cupidigia umana. Perché non ridurre, a quel punto, le forze di polizia? Tanto di visitatori non ce n’erano più e di abitanti meno che meno. Restare per quale motivo? In questo modo si è creata una zona franca, l’ideale per traffici di droga, prostituzione, pizzo. Gente di malaffare ha colto al volo l’opportunità ed è arrivata qui pronta ad approfittarne, a fare sporchi affari indisturbata. Questa è diventata una città off limits. Dimenticata. Terraferma? Terra di nessuno. Hai capito dove ti trovi? Non ti aveva informato il tuo amico?”
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- Barluzzi, Fulvio (Autore)