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Accogliamo con piacere al bancone del Thriller Café lo scrittore Roberto Bassoli e presentiamo il suo ultimo thriller, Qisas, pubblicato da Intrecci nella collana Enne.
Qisas è un thriller che vira verso il noir, il cui filo conduttore è la vendetta. È questo il sentimento devastante e corrosivo che ispira molte delle azioni dei protagonisti, in un vortice di eventi che sempre più li (e ci) porta verso la follia. Tutto comincia quando Raffaella Reni, giovane donna insicura, anonima, volutamente defilata, divisa fra un lavoro insoddisfacente ed una famiglia ingombrante, perde in breve tempo impiego e fidanzato. La mente della ragazza ha una scossa che la fa vacillare. Nel frattempo trova un nuovo lavoro in una cooperativa e qui avviene un incontro determinante, quello con Faisal. Faisal Kusa è un ex professore libico, in fuga dalla sua patria per motivi politici. Dopo il traumatico attraversamento del Mediterraneo ed un’esperienza da bracciante in Puglia – affatto priva di pericoli – Faisal approda proprio nel nuovo posto di lavoro di Raffaella. E proprio in lei troverà un’insperata alleata per la sua personale ossessione: vendicare, come d’altra parte prevede il Corano, la sua famiglia uccisa da tre criminali libici. Da qui ha origine un piano, tanto strampalato quanto rischioso, che coinvolge Carol, la sorella scavezzacollo di Raffaella, una giramondo abituata ad ogni genere di espedienti, truffe e raggiri. I rischi, gli imprevisti e le sorprese sono dietro l’angolo e tanti interrogativi restano irrisolti. In primis, quale sarà il destino di Faisal? E quello di Raffaella? E chi è Mahmoud, l’uomo misterioso ed enigmatico incontrato da Carol nel bel mezzo del piano? Che ruolo avrà in questa storia complessa ed intricata?
L’autore, Roberto Bassoli, è nato a Modena nel 1961. Esperto nell’ambito del marketing e della comunicazione, giornalista e musicologo, è autore di numerosi articoli tecnici apparsi su riviste specializzate nonché del romanzo noir “Le idi di luglio”, al quale sono seguiti “La sindrome di Bosch” e “Qisas“.
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