Pubblicato per la prima volta nel 1999 e ormai irreperibile, ritroviamo questo mese in libreria una nuova edizione de Quintetto di Buenos Aires, romanzo numero venti di Manuel Vázquez Montalbán con protagonista Pepe Carvalho.
Riproposto come sempre da Feltrinelli, in questo volume abbiamo il buon Carvalho alle prese con un’indagine in famiglia. Lo zio americano gli affida infatti il compito di volare in Argentina a cercare il figlio Raul, che sfuggito alla morte durante la dittatura militare ha volontariamente fatto perdere qualsiasi traccia di sé dopo essere tornato in Sudamerica per cercare sua figlia Eva Maria, forse rapita venti anni prima sotto il regime di Videla.
Carvalho, che a Buenos Aires immagina calienti notti tanguere, si ritrova invece in una città deprimente e affollata di fallimenti. Passando dalle madri di plaza de Mayo, al mondo del pugilato, da quello dell’alta finanza e dell’alta cucina, a quello della polizia, il detective conosce realtà diversissime ma accomunate sempre da un proprio cadavere nascosto nell’armadio. E mentre Raul continua la sua ricerca di Eva Maria, anche se il motivo ufficiale della permanenza in Argentina è la rivendicazione dei diritti su alcune sue scoperte zoologiche, Carvalho si lascia tira attorniare da una strana schiera di personaggi indelebili per vivere fatti che mischiano fiction e storia reale sullo sfondo di una Buenos Aires bella e misera allo stesso tempo.
Originariamente preceduto da La bella di Buenos Aires, qui da noi edito solo nel 2013, Quintetto di Buenos Aires è curiosamente segnato da una svista di Montalbán, che al poliziotto che controlla il passaporto di Carvalho fa esclamare: “È la prima volta che qualcuno si chiama Pepe in un passaporto…”: in realtà il nome completo del detective è José Carvalho Tourón. Al di là di questa curiosità, comunque, la ripubblicazione di questo romanzo rappresenta un’ottima occasione per godere di nuovo della maestria di Manuel Vázquez Montalbán, scomparso ormai undici anni fa (18 ottobre 2003 nell’aeroporto di Bangkok a causa di un infarto) ma autore indimenticato e indimenticabile. Se ancora non siete fan di Carvalho, è tempo di rimediare.
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