Ritorno a casa - Kate Morton

La vigilia del Natale 1959 è la più calda da decenni nella profonda Australia rurale, tra le Adelaide Hills: nella splendida villa di Halcyon, una misteriosa  e verdeggiante anomalia in stile vittoriano circondata dall’arido bush australiano, Isabel Turner e i suoi quattro figli – Evie, John, Matilda e la neonata Thea – preparano un picnic, alla ricerca di un po’ di sollievo. In casa è rimasta solo Nora, cognata di Isabel, che le fa compagnia mentre il marito Thomas è in viaggio d’affari, a riposo a causa di una gravidanza avanzata e complicata.

Percy Summers, il fattorino del paese, cavalca con la sua vecchia cavalla per il giro di consegne: in realtà non dovrebbe passare attraverso la tenuta, ma la splendida casa dall’architettura stravagante e il giardino così verde lo hanno sempre affascinato, e non è la prima volta che passa di lì. Non vorrebbe disturbare la signora Turner e i suoi bambini, ma l’istinto che lo spinge ad avvicinarsi lo porta a una scoperta agghiacciante: la giovane famiglia non si è assopita al sole, sia la madre che tre bambini sono morti, mentre la neonata Thea è scomparsa.

La città di Tambilla sprofonda in uno dei casi di omicidio più sconvolgenti della storia dell’Australia Meridionale, destinato a rimanere irrisolto.

Nel 2018 Jessica Turner-Bridges, giornalista australiana che vive a Londra, disoccupata, con un mutuo che non si può permettere e un disperato bisogno di lavorare, riceve una telefonata  che la informa che la nonna Nora, con la quale ha un rapporto speciale, è ricoverata in gravi condizioni: Jessica molla tutto, e con gli ultimi risparmi parte per la nativa Australia. Nora è ancora viva quando arriva e e le sussurra parole incomprensibili: il delirio di una persona malata, o quelle frasi hanno davvero un senso? Tra le cose della nonna Jess trova un libro dal titolo ‘Come se dormissero’, che racconta un oscuro caso di cronaca nera risalente al Natale del 1959: inizia a scavare nella polvere di Darling House, la casa della sua infanzia, e scopre gli inquietanti collegamenti con la sua famiglia.

Mistery al femminile, iniziato a scrivere nel periodo della pandemia, il romanzo di Kate Morton ruota attorno ai temi della famiglia, del senso di appartenenza, delle bugie e dei segreti: il ritorno a casa di Jess è sia fisico che metaforico, è una ricerca della soluzione a un mistero ed è la ricerca di risposte rispetto ai propri legami familiari e alla propria identità.

Si può in questo caso parlare di romanzo di genere, inteso sia come genere femminile che come genere letterario: ritorno a casa è un mistery piuttosto classico con qualche incursione nel thriller e nel memoir, e proprio per la scelta di essere romanzo di genere i personaggi femminili sono il cardine, i cui ritratti giocano più sui segreti che nascondono che sulle emozioni. E’ questa una scelta che permette di unire tutte le anime del romanzo – femminile, mistery e thriller – che si ancorano ad  Halcyon, l’anomalia architettonica che diventa il punto focale del romanzo, personaggio essa stessa con quella sua innaturale britannicità gotica in mezzo al bush australiano e custode di segreti.

I capitoli viaggiano su piani temporali diversi, quello dell’omicidio e quello della ricerca d Jess, ai quali si aggiunge quello fissato nel libro true crime che Jess trova da Nora: Kate Morton, scrittrice esperta, riesce a non rendere troppo confuso questo alternarsi, e una scrittura decisamente raffinata per il romanzo di genere regala una piacevole lettura.

Tutto bene, quindi? Non proprio tutto. Kate Morton dedica ad ogni dettaglio un’attenzione quasi maniacale, e se all’inizio del romanzo tutto questo è necessario per creare un’atmosfera – che sia quella del 1959 o quella contemporanea – più il romanzo prosegue più ci si rende conto che molte descrizioni non sono funzionali al racconto ma una scelta stilistica che, alla lunga, diluisce il romanzo: nonostante l’eleganza della scrittura viene da chiedersi se l’ennesima descrizione di una stanza, di un abito o dell’ennesimo albero di jacaranda sia proprio necessaria, o se un centinaio di pagine in meno in un romanzo comunque corposo non avrebbero dato maggior dinamicità e intensità. Il risultato è comunque piacevole, adatto a un pubblico femminile che voglia perdersi in ritmi non incalzanti e amanti di saghe familiari declinate al femminile.

Kate Morton è nata nel Queensland, nel sud Australia: laureata in letteratura, i suoi studi si concentrano sui romanzi contemporanei che uniscono elementi gotici ad elementi di mistero. Autrice di numerosi romanzi pubblicati in 35 paesi, è considerata una delle più rilevanti scrittrici di mistery al femminile dell’Australia.

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Ritorno a casa
  • Morton, Kate (Autore)

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Articolo protocollato da Marina Belli

Lettrice accanita, appassionata di rugby e musica, preferisco – salvo rare eccezioni – la compagnia degli animali a quella degli umani. Consumatrice di serie TV crime e Sci Fy, scrittrice fallita di romanzi rosa per eccesso di cinismo e omicidi. Cittadina per necessità, aspiro a una vita semplice in montagna o nelle Highland scozzesi (a condizione che ci sia una buona connessione).

Marina Belli ha scritto 144 articoli: