Oggi, amiche e amici del Thriller Café, vi parliamo di Spiriti sulla neve, un romanzo storico scritto da Juri Bossuto e Daniela Martini, edito da Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella. Vi porteremo, quindi, in Piemonte, nella più grande fortificazione militare al mondo, superata soltanto alla Grande Muraglia Cinese. Il Forte di Fenestrelle (in provincia di Torino) sembra un drago di pietra addormentato sul fianco della montagna, a guardia del confine con la Francia.  Lungo circa tre chilometri, è un maestoso labirinto di fortificazioni, scale, mura, garitte, ridotte e polveriere.

Corre l’anno 1832: dopo i moti del ’21, Carlo Alberto di Savoia è salito al trono del Regno di Sardegna, e i sogni di libertà, uguaglianza e fratellanza sembrano ormai un lontano ricordo. Tanto negli eleganti caffè di Torino che nelle locande ai confini del regno, però, cova il malcontento e la brace dell’antico fuoco rivoluzionario.

Il Tenente Colonnello Gaspare Barone De Andreis prende servizio al Forte con la carica di Comandante. In passato, ha militato nelle truppe napoleoniche, ma oggi, per una strana ironia della sorte e della storia, si trova dall’altra parte della barricata. È diventato uno “sbirro”, e “i suoi sogni di libertà sono diventati catene a diciotto maglie per chi combatte al posto suo”. La complessa gestione del forte, fatta di approvvigionamenti, di turni di guardia e di complesse negoziazioni con la Corte a Torino per ottenere il necessario per i suoi soldati, è sua responsabilità, così come dipendono da lui le vite dei galeotti, imprigionati tra le mura del forte: “bestemmiatori, falsari, ladri, e assassini: tutti figli della miseria, fratelli di tanti altri come loro, tenuti nell’ignoranza da monarchie dispotiche, egoiste, assassine più degli stessi condannati alla catena”.

Mentre De Andreis si interroga sul senso delle sue azioni con spirito malinconico e combattuto, all’esterno delle mura del Forte strane ombre si aggirano nella neve, accompagnate dal fischio tagliente del vento. Nelle locande del paese, poi, c’è aria di cospirazione e due studenti di medicina si infiltreranno nel forte, per cercare di fare evadere dei prigionieri… Riuscirà De Andreis a smantellare il complotto, prima che sia troppo tardi?

 “Spiriti nella neve” è stata davvero una bella sorpresa: l’ho trovato per caso sulle bancarelle di Portici di Carta (una bellissima manifestazione letteraria torinese) e l’ho letto in un paio di giorni, conquistato dalla sua natura ibrida, a metà tra il romanzo vero e proprio e il saggio storico. Ogni pagina, infatti, è densa di dettagli storiografici: dal tipo di equipaggiamento in dotazione ai soldati fino alle bevande distribuite nelle taverne, per non parlare dell’accuratezza con cui viene descritto quel complesso periodo storico, un intreccio di rivoluzione e repressione che porterà poi al Risorgimento e all’unità d’Italia. Si vede bene che i suoi autori hanno trascorso molto tempo a rovistare tra le carte e i brogliacci dell’Archivio di Stato, e in effetti parte della cospirazione raccontata nella storia deriva da fatti realmente accaduti e documentati. Juri Bossuto, del resto, è anche co-autore del documentatissimo saggio “Le catene dei Savoia”, che smonta il mito neo-borbonico del Forte di Fenestrelle come “campo di concentramento”.

Tra le pagine di questo libro, gli amanti della storia piemontese troveranno ampia soddisfazione, ma potrà divertirsi anche chi è semplicemente curioso di sapere qualcosa di più sul Forte, questo luogo immenso e affascinante, che almeno una volta nella vita vale la pena di visitare (ma se decidete di andare, munitevi di calzature adatte, perché la “Passeggiata Reale” dura un giorno intero!).  Troverete maggiori informazioni sul sito: https://www.fortedifenestrelle.it/creative-studio/.

Buona lettura!

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Articolo protocollato da Gian Mario Mollar

Classe 1982, laureato in filosofia, Gian Mario Mollar è da sempre un lettore onnivoro e appassionato. Collabora con siti e riviste di ambito western e di recente ha pubblicato I misteri del Far West per le Edizioni il Punto d’Incontro. Lavora nell’ambito dei veicoli storici e, quando non legge, pesca o arranca su sentieri di montagna.

Gian Mario Mollar ha scritto 96 articoli: