Newton Compton Editori pubblica Omicidi quasi perfetti di Stuart MacBride, confermando la grande attenzione che la casa editrice nutre nei confronti dell’opera di questo scrittore, compresi anche i romanzi che non appartengono al ciclo del suo personaggio più celebre, il sergente Logan McRae.
Thriller Café ha l’abitudine, una volta all’anno circa, di fare una capatina in Scozia per scoprire cosa bolle nella pentola di uno dei migliori autori di thriller di quella nazione e nelle ultime occasioni vi abbiamo parlato di Cartoline dall’inferno e di Vicino al cadavere, ma questo Omicidi quasi perfetti, anche se non facente parte della serie di Logan McRae, promette una gran dose di azione e brividi e anzi, proprio perché slegato da determinate logiche narrative, potrebbe riservare qualche sorpresa anche ai conoscitori e fan di MacBride.
La trama prende le mosse dall’ormai “consueto” spunto del pericoloso serial killer in azione ma poco dopo, sia per la natura particolare di questo assassino, sia per i due investigatori coinvolti nelle indagini, devia dai sentieri ormai già battuti e conosciuti per portarci in un abisso di dolore e violenza…
Sono passati otto anni da quando Ash Henderson investigò sulla morte di quattro donne, confrontandosi con un serial killer che si faceva chiamare “Inside Man”, un mostro che amava squarciare il ventre alla sue vittime, infilandoci poi una bambola di plastica per lasciarle quindi morire fra atroci sofferenze.
Otto anni di distanza durante i quali il killer è rimasto libero ma il poliziotto è finito in prigione, con la famiglia distrutta e una carriera ormai irrimediabilmente compromessa.
Otto anni dopo i quali Inside Man torna a farsi vivo: è stato infatti trovato il cadavere di una infermiera, con una bambola infilata sotto la pelle. E proprio il ritorno del killer potrebbe significare anche la scarcerazione del suo cacciatore: le indagini sono infatti in mano all’agente Alice McDonald che è convinta che il modo migliore per mettersi sulla pista del mostro è quello di chiedere aiuto a chi aveva provato a catturarlo tanto tempo fa.Alice chiede quindi la scarcerazione di Henderson: per l’uomo potrebbe essere il momento giusto per iniziare a riscattarsi e riabilitarsi. oppure l’occasione migliore per trovare la sua vendetta…
Ogni nuova opera di Stuart MacBride è puntualmente accompagnata dai plausi di pubblico e critica e così è accaduto anche per Omicidi quasi perfetti, con Il Sole 24 Ore che ha scritto : “Stuart MacBride usa la penna alla stregua di un machete. Un concentrato di cattiveria narrativa” e La Stampa che parla di “Un noir alla Tarantino con dosi di humour scozzese. E, nonostante il sangue scorra a fiotti, la scrittura è ammaliante”.
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- MacBride, Stuart (Autore)