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Titoli di coda” è un giallo investigativo della serie del commissario Kostas Charitos, romanzi che hanno riscontrato un grande successo di pubblico. Petros Markaris (Istanbul, 1937), non è solo un apprezzato autore di romanzi, ma ha collaborato alla stesura di varie sceneggiature con Theo Angelopoulos, tra cui “L’eternità e un giorno” che ha ricevuto la Palma d’oro a Cannes nel 1998.

Si sente che Markaris ha dimestichezza con le sceneggiature cinematografiche, talento che s’inserisce nei suoi romanzi donando alla trama una scorrevolezza e un ritmo da film, unito alla profondità di temi e personaggi che solo la carta può donare. “Titoli di coda” colpisce da subito per la sua scorrevolezza, per la sottile ironia che possiede il protagonista e, seppure nella trama ci siano argomenti forti, profondi e tragici, il libro si assorbe con interesse, vivo piacere, scoprendo una lettura che ha molto da insegnare proprio sul paese nel quale la vicenda si svolge: la Grecia.

L’opera ha un inizio senza preamboli, subito nel mezzo dell’azione. La figlia del commissario Charitos, viene aggredita sul marciapiede antistante il palazzo di giustizia, dove si era recata per l’udienza che vedeva coinvolti due suoi clienti. Caterina Charitos è difatti avvocato e si comprende subito come il suo lavoro nell’aiutare gli immigrati africani, le abbia attirato le antipatie di Alba Dorata, un’organizzazione vicina al nazismo, che non vuole l’apertura del paese verso chi viene dai paesi del terzo mondo. Come se questo non bastasse, una serie di delitti impegna il commissario in un’indagine complicata, apparentemente slegata e con indizi che conducono nel passato, il tutto sullo sfondo di una Grecia in crisi, con pochi soldi e ancor meno certezze, nel baratro del default finanziario.

Brillante, avvincente e informativo, “Titoli di coda” incanta per la sua costruzione. Immerso in profondità nella situazione politica e sociale della Grecia, ce ne mostra l’interno: l’incertezza, il bilico, la fatica di andare avanti. Le macchine ferme nei garage per non mettere il prezzo della benzina negli esigui risparmi domestici; le targhe restituite per non pagare le assicurazioni. È la crisi finanziaria dei tempi moderni, non un paese di sessant’anni prima, anzi, è proprio il caso di dire che prima, quando si stava peggio, in realtà si stava meglio. Gli stipendi non bastano, il lavoro è poco e l’immigrazione porta altre tensioni sociali che sfociano in guerre tra poveri e più poveri.

Attraverso l’indagine del commissario Charitos, della Grecia andiamo a conoscere anche il passato, la Guerra Civile e le lotte tra gli appartenenti alla sinistra e i nazionalisti, il confino e i drammi di famiglie segnate per fede politica.

In questo teatro di forti tensioni politiche e sociali, dove anche la burocrazia paludosa e l’istruzione trovano spazi importanti, c’è un poliziesco sempre presente, sviluppato con sorprese e indagini che tengono desta l’attenzione e piaceranno a tutti gli amanti del genere.

È una miscela umana e gialla esplosiva quella messa in atto da Petros Markaris, per una lettura intelligente, profonda e carismatica.

Grazie a personaggi curati e ben proposti ai lettori, il romanzo si vive anche sul piano empatico. Kostas Charitos è un commissario brillante, un uomo attento sul lavoro e gentile e protettivo in famiglia. Conosce la sua nazione e  la gente, non ha preconcetti ed è capace di guardare fuori dagli schemi. Quando ha bisogno di aiuto o di un consiglio si rivolge ad amici fidati o cerca ispirazione nel Dimitrakos, il Grande Lessico della lingua demotica, scritto da Dimitrios Dimitrakos tra il 1933 e il 1950.

Accanto lui ci sono la figlia Caterina, che ci ricorda l’importanza dell’impegno lavorativo e dell’apertura verso chi ha bisogno, e la moglie Adriana, vera detentrice dell’armonia famigliare, porto sicuro che mostra come anche nei tempi più bui e difficili ci sia spazio per il calore e la bontà.

Ogni personaggio del libro ha il suo perché. Alcuni sono di certo più sviluppati di altri, con il loro passato importante, ma tutti hanno qualcosa da dare al libro e da apportare all’indagine.

In “Titoli di coda” il passato e il retaggio culturale delle generazioni di greci e di immigrati che ormai sono greci tanti quanto gli autoctoni, è molto importante. Il tessuto sociale è indivisibile dall’indagine che avanza tra indizi, sorprese, vicoli ciechi e giuste piste, mentre i morti si susseguono in modo spaventoso. Il ritmo narrativo è incalzante e la verità dietro ai delitti così malinconica e triste che alla fine, sebbene i colpevoli sono stati individuati, il lettore passerà dei bei momenti a riflettere sui vari gradi di colpa, sui differenti crimini, su cosa sia la giustizia e cosa la legge.

Titoli di coda” è emozionante, non scontato, un giallo che piacerà molto sia agli appassionati di storia, sia a chi ama i romanzi attuali, che parlano dei problemi del mondo di oggi. Certo è che la Grecia, le sue bellezze, le sue storture e le sue disgrazie, non sono mai state spiegate meglio come  in quest’opera, dimostrando una volta di più il valore divulgativo della narrativa gialla, da anni ormai molto più che semplice evasione.

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Titoli di coda
  • Markaris, Petros(Autore)

Articolo protocollato da Tatiana Vanini

Biologa per studi e mamma a tempo pieno, sono una lettrice compulsiva da quando, a otto anni, ho scoperto i romanzi gialli. La mia passione è nata con “Poirot e i Quattro” di Agatha Christie e non si è ancora spenta. Leggo gialli e thriller, sì, ma sono autrice di romanzi fantasy umoristici come La saga di Etreia, con i due volumi di “Veni, vidi... Etreia!”, la raccolta di racconti “Schegge di ordinaria allegria” (auto pubblicati) e poi nel 2023 è uscito per Edizioni Convalle “Scacco di torre per l'ispettore Ovvius” dove sono finalmente approdata al giallo anche nella scrittura. Gioco a D&D, scrivo recensioni e colleziono puffi. Adoro il Natale alla follia e quindi, i romanzi che prediligo sono proprio i mistery classici all'inglese ambientati nelle feste. Non c'è nulla come una bella riunione di famiglia per scatenare l'istinto omicida!

Tatiana Vanini ha scritto 40 articoli:

Libri della serie "Commissario Kostas Charitos"

Titoli di coda – Petros Markaris

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