Adelphi Edizioni aggiunge anche Topkapi al suo già ricco catalogo di opere di Eric Ambler, giungendo così a quota dieci titoli di uno scrittore che è universalmente riconosciuto come uno dei maestri del moderno romanzo di spionaggio.
L’opera è stata pubblicata in originale nel 1962 con il titolo The light of day, per poi apparire per la prima volta nelle librerie italiane nel 1965 come Topkapi – La luce del giorno, all’interno della collana Oscar Mondadori.
Il romanzo, undicesimo in ordine cronologico nella produzione dell’autore britannico, è stato uno fra i suoi più fortunati, vuoi per l’ottimo impiego di location e paesaggi esotici, vuoi per la scelta del protagonista, un uomo mediocre e meschino, disposto a tutto pur di guadagnare qualcosa e profondamente disincantato nei confronti dell’esistenza.
Topkapi è anche uno dei romanzi di Eric Ambler che sono stati trasposti su grande schermo ed è apparso in sala, con lo stesso titolo, nel 1964 per la regia di Jules Dassin e sceneggiatura a opera di Monja Danischewsky.
Arthur Abdel Simpson finge di essere un cittadino inglese ma è in realtà un apolide egiziano che ha trovato in Atene la sua casa temporanea e si arrangia vivendo di espedienti, raggiri e piccole truffe ai danni dei turisti, solitamente abbordandoli quando arrivano nella città greca per poi sottrarre loro traveller’s cheque, soldi e preziosi dalle camere d’albergo.
Quel che Simpson non sa è che il destino è pronto a scagliarlo, contro ogni sua volontà, in un complicato schema che coinvolge una banda internazionale di ladri e il controspionaggio. I guai per il nostro ladruncolo iniziano quando sbaglia preda all’aeroporto e cerca di rubare dal portafoglio di Harper, all’apparenza sprovveduto turista statunitense ma in realtà a capo di una banda di ladri che sta preparando un importante colpo internazionale.
Colto in flagrante, Arthur accetta di compiere un incarico per Harper ma si caccia nei guai alla frontiera e, temendo la prigione, accetta una proposta del controspionaggio turco: rimanere nella banda di Harper, infiltrarsi e scoprire cosa stiano programmando, in quanto la banda per il controspionaggio è intenzionata ad effettuare qualche atto sovversivo…
Topkapi propone un intreccio complicato e suggestivo, che sullo sfondo del Bosforo mischia ricatti, colpi di scena, personaggi memorabili e anche una punta di umorismo. Su tutto spicca la figura del protagonista, diversa dai soliti antieroi ambleriani, un personaggio per il quale è più difficile provare empatia ma che, in fondo, è ben più realistico di tanti altri.
Vincitore di un Edgar Award come Miglior Romanzo nel 1964, il titolo arriva nel catalogo Adelphi con la traduzione di Mariagrazia Gini.
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