Dopo l’esilarante “Inspira, espira, uccidi”, Karsten Dusse torna in libreria per farci un nuovo corso intensivo di mindfulness insieme allo spassosissimo avvocato Björn Diemel. I princìpi di mindfulness sono ancora una volta al centro della narrazione nel guidare il protagonista alla scoperta – e pacificazione – con il suo bambino interiore. E cosa ci fa un romanzo che parla (anche) di auto-aiuto al bancone del Thriller Café. Beh… diciamo che il modo in cui il protagonista applica quello che impara è a dir poco… Originale! E quello sì, ci riguarda parecchio!
In “Uccidi con il tuo bambino interiore” troviamo Björn esattamente come lo avevamo lasciato nel libro precedente: in un equilibrio precario, ma ‘perfettamente consapevole’ – come direbbe lui! – tra due clan mafiosi che deve gestire e la sua famiglia. Nonostante i successi raggiunti, Björn è spaventato dal futuro, perde le staffe spesso, e così decide di bussare di nuovo alla porta dello studio del suo terapeuta Joschka Breitner. L’esperto di mindfulness, per aiutare l’avvocato Björn a ritrovare fiducia nel presente, porta il nostro protagonista verso la ricerca del suo bambino interiore.
Il risultato è una nuova storia thriller grottesca e divertentissima perché ora Björn Diemel è tornato a uccidere in modo più ‘olistico’ che mai.
È chiaro ormai a tutti che questa serie si allontana dai classici thriller: siamo distanti dalle atmosfere di tensione e dai brividi sulla pelle causati dalla suspense. Devo confessarvi però che non mi appassionavo così tanto a personaggi di fiction da parecchio tempo.
Il tema della mindfulness e della ricerca di un nuovo equilibrio è più attuale che mai in questo momento post-pandemico in cui – ognuno a modo suo – stiamo cercando di guarire le cicatrici fisiche ed emotive che questi anni ci hanno procurato.
Se durante i lockdown siamo stati obbligati a rallentare, ora siamo tornati alla carica più stressati e di corsa che mai. Basti pensare che il Bonus Psicologo del 2022 ha raggiunto quasi 400mila domande. Chi non vorrebbe quindi un coach personale come Joschka Breitner per guidarci in un percorso profondo di riappacificazione con noi stessi? Con i propri desideri e con le proprie paure?
Ecco, quello a cui assistiamo pagina dopo pagina è un viaggio nel presente e nel passato di Björn per capire dove nascono le sue frustrazioni e quali traumi del Björn-bambino sono così radicati da influenzare negativamente la sua (incasinata e criminosa) vita adulta, addirittura compromettendone la visione del futuro.
C’è un passaggio all’inizio del capitolo 19 che mi sono annotata e che vorrei condividere in chiusura qui con voi:
“I vostri dogmi sono stati scritti dai vostri genitori. In un momento in cui voi non eravate nemmeno in grado di scrivere. Adesso siete adulti. Sapete scrivere. I dogmi che non vi si addicono riscriveteli.”
Ecco, “Uccidi con il tuo bambino interiore” ha la straordinaria capacità di divertirci regalandoci allo stesso tempo l’occasione per abbozzare nuovi modi per vivere la vita, con un pizzico di ironia e di senso pratico… Magari attingendo proprio alle fonti originali alle quali si ispira per far evolvere il personaggio.
Buona mindfulness a tutti, e cercate di non fare male a nessuno… Partendo da voi stessi!
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Articolo protocollato da Elisa Contessotto
Libri della serie "Björn Diemel"
Uccidi con il tuo bambino interiore – Karsten Dusse
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Inspira, espira, uccidi – Karsten Dusse
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