Scrittrice svedese vincitrice del Gran Premio del giornalismo per la cronaca della strage di Utøya, Carina Bergfeldt approda sul mercato italiano col suo primo romanzo, Un cuore in agguato, edito da Longanesi.
Siamo nel gennaio 2010, in una cittadina della Svezia centrale. Da un lago ghiacciato che si sta sciogliendo affiorano due piedi: si tratta del cadavere di Elisabeth Hjort, giovane mamma scomparsa qualche mese prima. Dallo stato del corpo si evince che è stata picchiata a morte e i sospetti portano a qualcuno in famiglia. Ma la detective Anna della polizia locale non ne è così convinta, mentre due agguerrite giornaliste, Ing-Marie e Julia, cercano di assicurarsi uno scoop.
Intanto, mentre le indagini avanzano, una donna progetta nei minimi particolari l’omicidio del padre, despota della famiglia. Chi è? Come la sua storia si collega all’omicidio di Elisabeth Hjort? E soprattutto, porterà davvero a termine il suo terribile piano di morte?
Accolto piuttosto tiepidamente in Svezia, Un cuore in agguato pare un romanzo destinato a non lasciare grandi tracce anche in Italia, ma chissà: il nostro paese solitamente accoglie bene le storie provenienti dal nord Europa. Può essere che le fortune della Bergfeldt qui da noi si rivelino migliori.
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