Bentrovati! Oggi, qui al Thriller Café, vi proponiamo una consumazione ad alto contenuto di azione e suspense. Parleremo, infatti, di Uomo di conseguenza, un romanzo di Attilio Veraldi pubblicato da Rizzoli.
Veraldi è uno dei più grandi e – purtroppo – misconosciuti giallisti Italiani. Nato a Napoli, nel 1925, traduttore di opere letterarie inglesi e scandinave, raggiunse una certa fama letteraria nel 1976 con La mazzetta, un coinvolgente hard boiled napoletano che conquistò il favore del pubblico.
Uomo di conseguenza, il libro di cui parliamo oggi, fu pubblicato due anni dopo, nel 1978, e costituisce la seconda avventura di Sasà Iovine, il commercialista “tutto fare” che era già stato il protagonista de La mazzetta. Pur trattandosi di un seguito, il libro è leggibile in modo del tutto indipendente, e forse è addirittura superiore al primo per il suo ritmo travolgente.
L’inizio è quello più classico per un hard boiled: un cliente entra nello studio dell’investigatore. Solo che il cliente non è un vero cliente, ma un truffatore e Sasà Iovine è tutt’altro che un investigatore alla Humphrey Bogart, quanto piuttosto un “sensale”, un mediatore per affari di ogni genere e non necessariamente, anzi quasi mai, puliti. L’uomo che è entrato nel suo studio è a sua volta un mediatore, venuto da Iovine per proporgli di fare da prestanome per importare dipinti dall’estero per conto di un suo cliente che per il momento preferisce rimanere anonimo.
Non appena il losco individuo esce dal suo studio, il campanello suona di nuovo. Questa volta è un nordafricano, che mostra una pistola ed evidenti segni di nervosismo. È alla ricerca dell’uomo che è uscito poco prima dallo studio di Iovine. Tra i due scatta una collutazione, che però viene interrotta da un terzo squillo di campanello: questa volta è un commissario di polizia a volere i servigi dell’ambiguo commercialista. Inizia così una settimana di passione per il povero Iovine: lui, come sempre, è alla ricerca dei soldi e di un modo per tirare a campare, ma la storia non gli risparmierà incontri, scontri e sorprese, in una girandola di spari e omicidi. La storia ha un’ambientazione partenopea ma la Napoli di Veraldi è unica nel suo genere: Veraldi, infatti, ha studiato alla “scuola dei duri” californiani, traducendo Hammett e Chandler, e la sua prosa, pur fotografando in modo nitido pregi e difetti della vita sotto il Vesuvio, non ha niente di folkloristico o di regionale. Il mondo in cui si muove Iovine, infatti, è al tempo stesso partenopeo e internazionale: lo stesso protagonista è un Marlowe costretto a prendere le botte in testa come Pulcinella. Vi sembra impossibile? Provate a leggere “Uomo di conseguenza” e capirete lo strano modo in cui Napoli e Los Angeles entrano in contatto grazie alla penna tagliente di Attilio Veraldi. Questo scrittore, poi, ha la capacità di descrivere non soltanto l’ambientazione, ma anche i personaggi: con poche pennellate, come se si trattasse di ritratti espressionisti.
Non è il caso di svelare ulteriormente la trama: basti sapere che il titolo “Uomo di conseguenza” si riferisce a una frase presente nel libro “Ammacchiarsi in questa città è facile finché si ha il rispetto degli uomini di conseguenza”. Di fatto, questa rete di uomini che tutto possono e tutto conoscono è la camorra. Sasà Iovine, per arrivare alla fine della sua avventura, dovrà fare numeri funambolici di equilibrio tra la legge e la criminalità organizzata e la legge: “Favori e doppio gioco, che su quella zeppola ch’era diventata la mia vita s’univano come zucchero e cannella”.
Viene da chiedersi come abbia fatto uno scrittore del genere a finire quasi dimenticato, quando si meriterebbe un posto d’onore tra gli scrittori di giallo italiani e non solo. Al momento, Uomo di conseguenza non è ristampato, ma potete trovarlo facilmente online. Inutile dire che vi consigliamo di procurarvelo!
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- Veraldi, Attilio (Autore)