Peter James affronta il tema dello stalking in un thriller che scava nel lato oscuro dell’amore e della passione. Un’attrazione fatale tra un uomo e una donna può trasformarsi per la vittima nel peggiore degli incubi possibili.
Voglio la tua morte è il decimo episodio della saga di Roy Grace, l’ispettore di Brighton reso famoso dall’autore Peter James a partire dal successo clamoroso del primo libro della serie, Una morte semplice (Dead Simple 2005). Tra l’altro, finora, questi due libri sono gli unici della serie tradotti in Italia da Longanesi. Pur trattandosi di un romanzo con un personaggio seriale questo thriller si legge tranquillamente come un libro singolo e indipendente. Le storie create per Roy Grace, infatti, sono sempre molto originali, con una trama indipendente e ogni volta diversa, pur riproponendo gli stessi personaggi.
La protagonista del romanzo si chiama Red Westwood è giovane, bella, intelligente e molto sensuale. Nonostante questo Red è ancora single dopo la fine della burrascosa storia con Bryce, un uomo affascinante ma dal passato oscuro. Dopo diversi tentativi, Red sembra aver trovato l’uomo giusto, Karl, un uomo che la fa sentire sicura, amata, e le dona quella serenità che da tempo credeva perduta, insomma l’uomo con cui pensare di crearsi una famiglia. Ma Red non ha fatto i conti con il passato e con quell’ex che non vuole rassegnarsi alla fine della loro storia. Bryce osserva ancora ogni suo respiro, ogni mossa, ogni parola, la segue in ogni suo movimento. Un amore divenuto ossessione, perché secondo Bryce, se non sarà lui stesso ad averla, Red non sarà di nessuno. Mai. La brutta storia dalla quale Red credeva di essere uscita è soltanto l’inizio di qualcosa di più pericoloso… Per l’investigatore Roy Grace invece si preannuncia uno dei casi più difficili della sua carriera perché l’avversario da sconfiggere è più abile di un maestro di scacchi.
La storia, come tutti i romanzi della serie, è ambientata a Brighton, nel Sussex. In una piovosa serata d’autunno, una donna giovane e bella dai capelli rosso fuoco come il suo nome, Red, attende fiduciosa e felice perché sta per avere l’unica cosa che le manca: la felicità in amore. L’uomo che sta per bussare alla sua porta è quello giusto, lo sente, e il suo cuore è sereno e pieno di speranza. Le ore passano ma quell’uomo, Karl, non si fa vivo, nemmeno una telefonata, e la speranza sta per trasformarsi in disperazione. L’attesa per Red sarà interminabile e per Karl non ci sarà più nessun appuntamento… Comincia così un incubo terribile del quale la protagonista credeva di essersi liberata.
Un anno prima quando la giovane e bella Red Westwood conosce il ricco e affascinante Bryce Laurent, l’attrazione tra i due è immediata. Ma molto presto l’amore mostra le prime crepe e inizia a emergere la verità sul terribile passato di Bryce e sul suo lato oscuro. Red, grazie alla madre, scopre che tutto quello che Bryce le ha raccontato è una bugia e l’amore si trasforma a poco a poco in terrore. Il rapporto dura un anno, poi Red butta fuori Bryce dalla sua casa e dalla sua vita con l’aiuto della polizia. Ma Bryce è ossessionato da lei e ha intenzione di distruggere ogni cosa e ogni persona che lei ha conosciuto e amato, e quindi eliminarla.
La caratterizzazione dei personaggi è molto ben curata dall’autore sopratutto nei due personaggi centrali della vicenda, il perfido Bryce e la vittima Red. Il primo è un misto tra il classico stalker mentalmente disturbato e il serial killer dall’intelligenza superiore alla media. La donna invece, rappresenta lo stereotipo della vittima che si colpevolizza per tutto quello che succede e attribuisce i suoi problemi a se stessa e al suo comportamento, piuttosto che alla condotta criminale del suo aguzzino. Bryce Laurent viene descritto come un uomo camaleontico, versatile, esperto in magia ed escapologia è in grado di forzare qualsiasi serratura, ha svolto i più svariati lavori anche quello di vigile del fuoco e gli incendi sono la sua specialità. Tutte queste abilità in una sola persona, (per non parlare della capacità di intercettare qualsiasi telefono e frequenza di lei) appaiano in verità alquanto inverosimili, ma come un classico del genere insegna – Io uccido di G. Faletti – per la buona riuscita di un thriller il cattivo della storia deve sembrare quasi invulnerabile.
La scrittura di James segue il suo stile dal ritmo incalzante come s’addice al suo ruolo di sceneggiatore, qualche pausa invece la ritroviamo nella descrizione dei momenti di intimità con la nuova moglie, o quando Bryce rilegge i messaggini che scambiava con Red durante la loro storia d’amore. Meno interessante appare quindi la parte in cui si descrive la vita dell’ispettore Grace, mentre la narrazione risulta più accattivante quando l’autore entra nel cuore del thriller nel descrivere le azioni del terribile stalker.
In Voglio la tua morte, Peter James indaga sul lato oscuro che può riservare una relazione d’amore e il pericolo dello stalking. Le domande da porsi per il lettore sono:
Cosa trasforma l’amore in ossessione? Come si passa da «Sei tu tutto quello che desidero» a «Tutto quello che voglio è la tua morte?»
Per scoprire tutto questo, e dare una risposta a queste domande, basta leggere questo stupendo thriller di Peter James, una lettura che come sempre mi ha catturato fin dall’inizio e conferma l’opinione generale sullo scrittore inglese: quella di essere il migliore autore di crime al mondo.
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