Edizioni e/o pubblica Wil di Jeroen Olyslaegers, autore fiammingo ancora poco noto in Italia ma ben conosciuto in patria e apprezzato sia a livello di pubblico che di critica, con diversi premi e riconoscimento sia per il valore letterario delle sue opere che per l’impegno civile che lo anima.
Pubblicato in lingua originale nel 2016 con lo stesso titolo, Wil arriva nelle librerie italiane con la traduzione di Mario Corsi.
Si tratta con buona probabilità del romanzo di maggiore successo e impatto di Jeroen Olyslaegers ed è l’ultimo titolo di un trittico che l’autore ha iniziato nel 2009 con Wij e proseguito quindi nel 2012 con Winst.
Le tre opere si possono leggere indipendentemente l’una dall’altra ma sono accomunate sia dal fatto che i titoli iniziano tutti con la lettera W che dalle scelte tematiche, con trame che si concentrano su concetti quali memoria, identità e società.
Nato nel 1967 a Mortsel, una città in provincia di Anversa, nelle Fiandre, Jeroen Olyslaegers ha studiato filologia germanica, per poi dedicarsi a una intensa attività giornalistica e letteraria, suddivisa fra romanzi, raccolte di racconti e la sua principale passione, il teatro.
Vincitore di numerosi riconoscimenti in vari ambiti, nel 2014 è stato insignito dell’Ark Prize for the Free World, mentre per via della sua attività teatrale ha ottenuto il premio Edmond Hustinx.
Attualmente vive ad Antwerp ed è sposato con la cantante Nikkie Van Lierop.
Il romanzo Wil si è aggiudicato premi quali l’Ultima 2016, il Fintro Literature Prize 2017, il Confituur Bookstores’ Prize, il Tzum Prize e il F. Bordewijk Prize.
Andiamo ora a scoprire qualche elemento in più della trama di Wil.
Wilfried Wils occupa una posizione scomoda e ambivalente per un uomo che ha appena vent’anni e vive nella città di Anversa, occupata dalle forze naziste. Egli è infatti sia poliziotto che aspirante poeta ed è lacerato da varie pulsioni opposte.
Da un lato è una persona ligia al suo dovere e obbediente con i suoi superiori, che tende a stare dalla parte del più forte, mentre dall’altro lato, ancora in cerca di identità e scopi precisi, è comunque affascinato dal mondo della Resistenza, anche per via del fatto che vi milita Lode, un suo affascinante amico.
I giorni di Wilfried Wils passano quindi fra il lavoro di poliziotto agli ordini del regime nazista, con frequenti ronde notturne e retate di ebrei, manifestazioni e attività antisemite, ma anche feste, balli e frequenti sbornie per cercare di dimenticare gli aspetti più violenti e contraddittori della sua esistenza.
Wilfried si troverà a uccidere e arrestare, a cercare di dimenticare le ingiustizie che sa di compiere quotidianamente e a sforzarsi di trovare una vera direzione nella sua vita…
Jeroen Olyslaegers ha scritto Wil nella forma di un insieme di memorie che un bisnonno lascia al nipote, confessandogli tutta la terribile difficoltà di restare umani quando si vive con la paura di un regime così violento e carico d’odio, lasciandoci una lezione che, visti i tempi, è di pressante attualità.
Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter
Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.